Il ristorante Abbruzzino, inaugurato nel 2008, è divenuto in poco tempo una delle insegne più brillanti e delle tavole più interessanti della Nouvelle Vague della Calabria, e non solo. Da un piccolo giardino, utilizzato durante il periodo estivo, si accede al locale, luminoso e moderno che accoglie in ambienti eleganti e dagli spunti contemporanei. Sette comodi tavoli ben distanziati tra loro, trovano spazio in una sala arredata in stile semplice e minimale, giocata sui toni grigio-argilla e bianco-mandorla. Una grande vetrata, che dalla sala si affaccia sulla cucina, dà visibilità e prontezza ai clienti del lavoro di squadra e della preparazione dei piatti.
La cucina, passata ormai di mano dallo chef Patron Antonio Abbruzzino al figlio Luca, reinterpreta in chiave contemporanea i sapori del territorio. Passione, sacrificio e una testa da “calabrese verace”, sono i tratti caratteristici di Luca Abbruzzino, cuoco d’esperienza ben maggiore rispetto alla sua giovane età. La sua cucina è puro intuito ma anche gusto e consapevolezza, sia della tecnica sia delle materie prime adoperate, senza dimenticare la saggezza e l’esperienza portate in dote dal padre Antonio. Un ragazzo di talento e sensibilità, capace di muoversi senza esitazioni fra tradizione e cucina d’avanguardia, raccontando gli angoli della sua terra con la raffinatezza tecnica dell’haute cuisine. Luca conduce in un viaggio culinario, scorcio di mari e monti calabresi, proponendo piatti dai sapori decisi e con accostamenti inediti che rimangono impressi nella memoria. Il New York Times ha definito i suoi piatti i migliori che si possano gustare nel nostro paese.