Chiesa di San Domenico
Architettura, Edifici di Culto


Taverna - Calabria


La Chiesa monumentale di San Domenico, a Taverna, è nata da un progetto di Fra Paolo da Mileto che, inizialmente, ha fondato il Cenobio dei Padri Domenicani, nel 1465. Successivamente, il progetto originario fu ampliato e da lì è stata realizzata la struttura della Chiesa di San Domenico, in tufo.  In seguito ai danni causati dal terremoto del 1662, venne demolito l’altare, anch’esso in tufo, e avviati, in tutta la chiesa, i lavori di ricostruzione dell’intero pavimento della navata e delle le decorazioni interne. La chiesa di San Domenico rappresenta una splendida cornice barocca per un patrimonio d’inestimabile valore fra dipinti, affreschi, cornici e arredi in legno intagliati e dorati, sculture: le opere di Giovan Battista Ortega, Gregorio Preti, Giuseppe De Rosa, Francesco Ferrazzano, arricchiscono il più importante monumento secentesco della Calabria.

Il patrimonio artistico della Chiesa Monumentale di San Domenico comprende, altresì, undici tele del Cavaliere Calabrese.

Nella pala dell’altare padronale dedicato a San Giovanni Battista, l’Autoritratto di Mattia Preti sigilla il nostalgico legame dell’artista con il borgo natale. Le navate della chiesa, mostrano le tracce più evidenti dell’eccezionale frangente storico vissuto nella città demaniale tra il XVII ed il XVIII secolo, frutto di un singolare connubio politico e culturale.

 Gli stilemi che ritroviamo ancora oggi, furono realizzati da Mattia Preti, stilisticamente molto vicini a quelli della Chiesa di San Giovanni a La Valletta. Il ciclo degli affreschi che raffigura le Storie della vita di San Domenico, situate sopra le arcate della navata centrale, fu ultimato nel 1693 e fu in parte progettato da Mattia Preti, ma concluso poi da artisti minori.

Tra le opere pretiane presenti nella Chiesa monumentale, si annoverano il Miracolo di S. Francesco di Paola, di Mattia Preti databile 1678; il Martirio di S. Sebastiano, donato alla città da Mattia Preti nel 1687; la Madonna della Purità, lavoro di Gregorio e Mattia Preti del 1636; il Redentore Infante, di Mattia Preti ed aiuti, del 1689; infine, la grandiosa tela del Cristo Fulminante, realizzata da Mattia Preti nel 1680 .

Nella Navata laterale sinistra, incastonate nei fastigi lignei dipinti e dorati, altre quattro preziose tele di Mattia Preti, raffiguranti rispettivamente la Madonna del Rosario, la Crocifissione, la Predica di San Giovanni Battista con l’Autoritratto dell’artista.

Il 26 febbraio del 1970, furono trafugati dalla chiesa 8 dipinti di Mattia Preti, la La Madonna delle Grazie di Gregorio Preti e due opere di autori ignoti del XVII secolo. La chiesa fu chiusa dopo il furto.

Le opere furono ritrovate appena due anni dopo, e sottoposte ad un accurato restauro ad opera dei laboratori di Cosenza, Napoli e Roma. Furono, poi, riportate nella chiesa che riaprì al culto nel settembre del 1988.


Informazioni


Accessibilità - Accesso libero

Proprietà - Pubblico

Classificazione - Architettura

Tipologia - Edifici di Culto

Dove siamo


Piazza del Popolo,14
88055 Taverna (CZ)

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